Come dicevo nel post della pastiera napoletana, a Pasqua è il momento dei dolci con la ricotta, e in casa mia da sempre si preparano le pittarelle. Si tratta di panzerotti ripieni di crema alla ricotta e cannella tipici calabresi, che, come spesso accade con pietanze della tradizione regionale, assumono nomi diversi a seconda della zona. Sono, infatti, molto più famose con il nome di cassatelle (da non confondere con quelle siciliane), chinulilli, nepitelle o pitticilli.
Con alcuni di questi nomi vengono indicati anche nella variante più "invernale" con noci, fichi secchi, mandorle e vin cotto e, in generale, in alcune zone vengono preparati nel periodo natalizio mentre in altre per la festa di Pasqua. La ricetta in questi casi varia da famiglia in famiglia, per esempio c'è chi usa il burro e chi l'olio, chi mette l'uovo nella ricotta e chi no, chi le frigge e chi le fa al forno. Questa è la ricetta ha adottato mia mamma da moltissimo tempo :-) Sono molto semplici da fare e davvero gustose :-D
Ingredienti
500 g farina 00
5 cucchiai di zucchero
3 uova medie intere + 1 tuorlo
150 ml di olio
60 ml di vermut o marsala o un altro liquore a scelta
un pizzico di cannella
250 g di ricotta
75 g zucchero
1 tuorlo
mezza tazzina di vermut (o altro liquore scelto)
cannella q.b.
1 arancia
1 limone
1 albume
Procedimento
Su una spianatoia o in una ciotola capiente disporre la farina a fontana e nel mezzo mettere lo zucchero, l'olio, il liquore, le uova e il tuorlo, la buccia del limone, di mezza arancia e il pizzico di cannella. Iniziare a mischiare il tutto con una forchetta aggiungendo a poco la farina. Quando l'impasto inizia a diventare compatto, impastare con la mani fino a quando non diventa liscio e omogeneo. Fare una palla, coprirla con la pellicola e lasciarla riposare.
Nel frattempo preparare il ripieno.
Scolare bene e setacciare la ricotta, aggiungere lo zucchero e con una frusta mescolare fino a farla diventare cremosa.
Aggiungere quindi il tuorlo, mescolare, e unire la buccia dell'altra metà dell'arancia, il liquore e abbondante cannella. Chiaramente con la cannella regolatevi in base ai vostri gusti, ma il suo profumo si deve decisamente sentire ;-)
Riprendere l'impasto e stenderlo in una sfoglia sottile giusto un paio di mm. Con l'aiuto di un piatto da tazza di tè (o da caffè se le volete più piccoline) ritagliare dei cerchi. Mettere al centro di ognuno di essi un cucchiaino abbondante di ripieno.
Ripiegare il cerchio formando una mezza luna.
Ora, per chiuderli esistono diversi metodi:
1) fissare bene i bordi, prima con le dita e poi con una forchetta.
2) ripiegare il cerchio lasciando qualche mm di spazio ai bordi, fissare con le dita e piegare la parte rimasta verso l'interno formando un bordino.
3) questo è forse il metodo più tradizionale che, come mia madre racconta, usava mia nonna: fare come nel metodo 2 e poi fissare tutto con l'aiuto della chiave di una porta.
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metodo 1 |
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metodo 2 |
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metodo 2 |
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metodo 3 |
Spennellare le pittarelle con l'albume e infornarle in forno già caldo a 180° per 15 minuti.
Farle raffreddare, spolverarle con zucchero a velo e gustarle. Ma attenzione, sono pericolose: una tira l'altra :-P
buone anche mia madre per Pasqua li faceva cosi da buona calabrese .
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